venerdì 22 maggio 2009

MORCHELLA CONICA (spugnole)

clip_image002 

Il genere Morchella comprende tutti quei funghi, conosciuti con il nome popolare di spugnole, provvisti di un gambo e di un cappello di forma particolare (denominato mitra), simile al favo di un alveare. Questo genere di ascomiceti è stato variamente interpretato dai diversi autori, alcuni dei quali sono arrivati a distinguere all'interno di esso anche 40 specie; all'estremo opposto alcuni riconoscono solo 2 o 3 specie, riconducendo tutti gli altri aspetti a semplici varietà o forme delle stesse. E’ un fungo dai seguenti caratteri morfologici:  Cappello: 5-15 × 4-10 cm, con mitra allungata terminante più o meno a punta, con costolature verticali  normalmente quasi parallele, poco ondulate, spesse, riunite da costolature orizzontali evidenti, che formano alveoli piuttosto profondi, colore bruno nerastro. Gambo: bianco o giallino, cilindrico, cavo, spesso picchettato di bruno. Carne: biancastra, un po’ cartilaginosa; leggero odore particolare. Habitat: fungo prettamente primaverile, crescente soprattutto in aprile e maggio in luoghi umidi, spesso vicino ai corsi d'acqua, in particolare sotto frassino. Commestibilità: ottimo commestibile da cotto, velenoso da crudo. Classe ASCOMICETA Ordine    AGARICALI Famiglia MORCHELLACEE Genere MORCHELLA Specie CONICA Nome volgare SPUGNOLE

clip_image004 

Come si pulisce: tutte le spugnole vanno lavate molto bene, prima in immersione e poi sotto acqua corrente per espellere dagli alveoli eventuali ospiti sgraditi come lumachine,insetti, sabbia,  e detriti vari; si scartino gli esemplari troppo vecchi, in cui l’odore tipico delle morchelle si è accentuato diventando sgradevole, perché oltre che cattivi sarebbero indigesti.  Come si cucina: le spugnole sono tra i funghi più ricercati ed apprezzati, e purchè ben cotti, si possono preparare in tutte le maniere. I miglioro risultati tuttavia si ottengono nei minestroni e nelle frittelle. Come si conserva: le spugnole essiccate sono eccellenti.

clip_image002[1]

Morchella esculenta è forse la specie più diffusa, ed è caratterizzata dalla mitra di forma irregolare, dai colori giallo-brunastri. Alcune fra le più note varietà di M. esculenta sono: var. vulgaris, di colore più grigiastro, priva di toni gialli; var. rotunda, di color giallo miele e con una mitra più rotondeggiante; var. umbrina, di colore bruno-grigio più cupo. Fungo alto fino a venti cm e con mitra larga fino ad una decina di cm; mitra molto larga e globosa formata da alveoli disordinati e irregolari, sia angolosi, sia tondeggianti. E’ un fungo dai seguenti caratteri morfologici: Cappello: piuttosto elastica e tenace, con odore spermatico. Gambo: ben distinto dal cappello, bianco o biancastro, cilindrico o clavato, cavo, con superficie leggermente granulosa.  Carne: piuttosto elastica e tenace, con odore spermatico. Habitat: fungo prettamente primaverile, crescente soprattutto in aprile e maggio in luoghi umidi, spesso vicino ai corsi d'acqua, in particolare sotto frassino, olmi, pioppi oppure nei vigneti e nei frutteti.  Commestibilità: ottimo commestibile da cotto, velenoso da crudo. Classe ASCOMICETA Ordine AGARICALI Famiglia                    MORCHELLACEE  Genere    MORCHELLA   Specie     ESCULENTA Nome volgare    SPUGNOLE  Come si pulisce: tutte le spugnole vanno lavate molto bene, prima in immersione e poi sotto acqua corrente per espellere dagli alveoli eventuali ospiti sgraditi come lumachine,insetti, sabbia, e detriti vari; si scartino gli esemplari troppo vecchi, in cui l’odore tipico delle morchelle si è accentuato diventando sgradevole, perché oltre che cattivi sarebbero indigesti. Come si cucina: le spugnole sono tra i funghi più ricercati ed apprezzati, e purchè ben cotti, si possono preparare in tutte le maniere. I miglioro risultati tuttavia si ottengono nei minestroni e nelle frittelle. Come si conserva: le spugnole essiccate sono eccellenti.

Nessun commento:

Posta un commento